-
On Gennaio 31, 2024
Santini e manifesti in cantina. Ecco la nuova campagna elettorale
Santini e manifesti in cantina: ne siamo certi. Queste Europee segneranno il passo del cambio effettivo della campagna elettorale in Italia. A scegliere una campagna elettorale digitale, fatta sul web e sui social, sono sempre più personalità del mondo politico ed ora anche nei piccoli centri inizia ad esserci la certezza che i social sono la strategia giusta.
Lo sappiamo, ne abbiamo parlato spesso, da tempo la politica in Italia si fa sui social, a cosa serve investire in materiale di carta quando poi le amministrazioni sono le prima ad andare verso la dematerializzazione? Niente o quasi.
Social: campagna elettorale veloce ed ecologica
Una campagna elettorale digitale ha sicuramente un ottimo risultato, è veloce, rapida, arriva direttamente a tutti senza mediazioni di segreterie di partito, di volontari, di militanti, di giornalisti, di, di di. La comunicazione arriva direttamente al cittadino, all’elettore ed è subito percepita. Ma non è solo questo il fattore del motivo per cui la campagna elettorale sui social è migliore.
- Ecologica: innanzitutto. Si risparmia almeno il 70% della carta rispetto alla campagna elettorale tradizionale. Meno santini, meno manifesti, meno flyer, meno carta stampata in ogni caso.
- Economica: non stampando si riducono i costi. Non si spende in stampato e tipografica, non si spende in distribuzione.
- Diretta: nessuna mediazione ma contatto diretto con i cittadini.
Meno comizi e più incontri
Meno comizi e più incontri! Un dato di fatto. I comizi di piazza spariscono, cedono il posto a video, reel, assemblee digitali sulle piattaforme più note, dirette, dibattiti online ed invece quasi in modo impercettibile riprendono gli incontri elettorali tra cene ed aperitivi per avere un diretto contatto con l’elettore.
Quanto costa una campagna elettorale
Sicuramente non si può prevedere così ma è chiaro che ci si basa anche sul budget del candidato ma ci sono dei range che possono essere presi in considerazione anche tenendo conto del luogo di possibile elezione. Chiaro è che per diventare consigliere comunale/sindaco di un borgo sotto i 5000 abitati la spesa non sarà la stessa per un candidato a Roma, Milano o Torino, così come le elezioni regionali non possono essere uguali a quelle europee o politiche. Quindi? Quindi si va dalle 1000 ai 50mila euro per arrivare persino ai 200mila euro!